Analisi Lipidomica

Oggigiorno è possibile sfruttare le informazioni derivate dallo studio degli acidi grassi, per creare diete e profili nutrizionali personalizzati, attraverso lAnalisi Lipidomica.

I lipidi hanno un ruolo di prestigio e sono una presenza indispensabile per le cellule che compongono il nostro corpo. Esistono diverse famiglie di grassi: lipidi semplici, a cui appartengono i triglicerdi, le cere e i terpeni e i lipidi complessi, di cui fanno parte i fosfolipidi e i glicolipidi.

La struttura molecolare dei fosfolipidi (due acidi grassi uniti a un gruppo fosforico) orienta l’aggregazione spontanea della membrana nella forma di doppio strato, che si richiude su se stesso per delimitare la cellula. La tipologia di acidi grassi presenti, specifica per ogni tessuto, determina le caratteristiche di fluidità e permeabilità di membrana, regolate e mantenute attraverso i processi biosintetici.
Ricordiamo, inoltre, che le membrane, oltre a incorporare colesterolo e proteine e ad avere canali funzionali alla vita cellulare, forniscono anche i precursori di molecole di segnale. Tra queste citiamo i mediatori infiammatori che derivano dall’acido arachidonico (omega-6) oppure i prostanoidi antinfiammatori dall’acido eicosapentaenoico (omega-3). Questi ultimi, ovvero gli omega-6 e omega-3 vengono anche definiti acidi grassi essenziali (AGE), in quanto non vengono prodotti dall’organismo, ma devono essere obbligatoriamente assunti con l’alimentazione.

Oggigiorno è possibile sfruttare le informazioni derivate dallo studio degli acidi grassi, per creare diete e profili nutrizionali personalizzati, attraverso l’analisi Lipidomica. Quest’ultima si concentra sullo studio dei lipidi e delle membrane delle cellule che compongono i nostri tessuti. I grassi, sotto forma di fosfolipidi, rivestono in questo contesto un ruolo strutturale e non di deposito adiposo e rappresentano un materiale prezioso ed essenziale di cui le membrane cellulari sono composte fino anche al 70%. L’analisi Lipidomica, inoltre, si differenzia da un’analisi lipidica, perché va oltre una determinazione quali-quantitativa, facendo emergere una visione dinamica legata a eventi fisiologici e patologici, attraverso la lettura delle vie biosintetiche e le loro correlazioni con fattori esterni o interni, tra i quali gioca un ruolo primario l’alimentazione.

Per questo motivo è cosi importante la scelta dei tipi di grassi che si introducono con i cibi e che saranno disponibili per costituire la membrana nei continui processi di duplicazione cellulare. Come già indicato, gli strumenti analitici permettono di eseguire una valutazione della composizione dei propri acidi grassi di membrana e orientare così le scelte alimentari in modo personalizzato, riequilibrando eventuali eccessi o carenze presenti.

La Lipidomica si configura quindi come un nuovo strumento per la valutazione dell’equilibrio molecolare degli acidi grassi delle nostre cellule e per dare indicazioni sulla personalizzazione di profili nutrizionali.

 Bibliografia

Harris WS, von Schacky C: The Omega-3 Index: a new risk factor for death from coronary heart disease? Prev Med 2004, 39:212–220.

Lands B: A critique of paradoxes in current advice on dietary lipids.Prog Lipid Res 2008, 47:77–106.

Stark KD: The percentage of n-3 highly unsaturated fatty acids in total HUFA as a biomarker for omega-3 fatty acid status in tissues. Lipids 2008, 43:45–53.

Armstrong JM, Metherel AH, Stark KD: Direct microwave transesterification of fingertip prick blood samples for fatty acid determinations. Lipids 2008, 43:187–196.

Bailey-Hall E, Nelson EB, Ryan AS: Validation of a rapid measure of blood PUFA levels in humans. Lipids 2008, 43:181–186.

Marangoni F, Colombo C, Galli C: A method for the direct evaluation of the fatty acid status in a drop of blood from a fingertip in humans:applicability to nutritional and epidemiological studies. Anal Biochem 2004, 326:267–272.

Marangoni F, Colombo C, Martiello A, Poli A, Paoletti R, Galli C: Levels of the n-3 fatty acid eicosapentaenoic acid in addition to those of alpha linolenic acid are significantly raised in blood lipids by the intake of four walnuts a day in humans. Nutr Metab Cardiovasc Dis 2007, 17:457–461.

Fratesi JA, Hogg RC, Young-Newton GS, Patterson AC, Charkhzarin P, Block TK, Sharratt MT, Stark KD: Direct quantitation of omega-3 fatty acid intake of Canadian residents of a long-term care facility. Appl Physiol Nutr Metab 2009, 34:1–9.

Metherel AH, Armstrong JM, Stark KD: Weekly changes in finger-tip prick blood highly unsaturated fatty acid (HUFA) composition with acute fish oil supplementation and washout in men and women. FASEB J 2007, 21:A338–A339.

Rise P, Marangoni F, Martiello A, Colombo C, Manzoni C, Marconi C, Cattabeni F, Galli C: Fatty acid profiles of blood lipids in a population group in Tibet: correlations with diet and environmental conditions. Asia Pac J Clin Nutr 2008, 17:80–85.

Agostoni C, Galli C, Riva E, Colombo C, Giovannini M, Marangoni F: Reduced docosahexaenoic acid synthesis may contribute to growth restriction in infants born to mothers who smoke. J Pediatr 2005, 147:854–856.

Agostoni C, Galli C, Riva E, Rise P, Colombo C, Giovannini M, Marangoni F: Whole blood fatty acid composition at birth: from the maternal compartment to the infant. Clin Nutr 2011, 30:503–505.

Magnusardottir AR, Skuladottir GV: Effects of storage time and added antioxidant on fatty acid composition of red blood cells at −20 degrees C. Lipids 2006, 41:401–404

Adibhatla RM, Hatcher JF, Dempsey RJ. Lipids and lipidomics in brain injury and diseases. AAPS Journal 2006;8(2):E314-E321.

Caramia G. The essential fatty acids omega-6 and omega-3: from their discovery to their use in therapy. Minerva Pediatr 2008;60(2):219-233.

Nakamura MT, Nara TY. Structure, function, and dietary regulation of delta-6, delta-5, and delta-9 desaturases. Annu rev Nutr 2004;24:345-376.

Marangoni F, Angeli MT, Colli S, Eligini S, Tremoli E, Sirtori CR, Galli C. Changes of n-3 and n-6 fatty acids in plasma and circulating cells of normal subjects, after prolonged administration of 20:5 (EPA) and 22:6 (DHA) ethyl esters and prolonged washout. Biochim Biophys Acta 1993;12:55-62.

Ohta A, Mayo MC, Kramer N, Lands WE. Rapid analysis of fatty acid in plasma lipids. Lipids 1990;25(11):742-647.

Mozaffarian D, Katan MB, Ascherio A, Stampfer MJ, Willett WC. Trans fatty acids and cardiovascular disease. N Engl J Med 2006;345:1601-1613.

Lemaitre Rn, King IB, Mozaffarian D, Sotoodehnia N, Rea TD, Kuller LH, Tracy RP, Siscovick DS. Plasma phospholipid trans fatty acids, fatal ischemic heart disease, and sudden cardiac death in older adults: the cardiovascular health study. Circulation 2006;114(3):209-215.

Lascia un commento